-------- un “antico” libro per “nuovi” ragazzi: “Storia del gallo Sebastiano” di Ada Gobetti – Biblioteca Montepulciano Calamandrei
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un “antico” libro per “nuovi” ragazzi: “Storia del gallo Sebastiano” di Ada Gobetti

Omaggio per la biblioteca dei ragazzi

Ada Gobetti

Storia del gallo Sebastiano

Illustrazioni di Ettore marchesini, prefazione di Goffredo Fofi

Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2019

 

Un libro per ragazzi dagli otto anni in su, ma da leggere probabilmente assieme ai genitori o ad un educatore, per apprezzarne il linguaggio, il ritmo narrativo e le raffinate illustrazioni. 

Non è un libro illustrato con sottotitoli, è un vero e proprio romanzo di formazione: le avventure di un galletto “diverso” che si allontana da casa e impara a cavarsela e a farsi degli amici, sfuggendo ai  pericoli e alle trappole, e al ritorno a casa scopre di saperla più lunga dei fratellini rimasti chiusi nel loro percorso routinario, bolle di sapone che temono di infrangersi e si barricano nel loro egoismo.
Sebastiano finirà per ripartire, incontro a nuove avventure, poiché ormai ha gustato la bellezza e la diversità del mondo. Un personaggio anticonformista e ribelle, proposto nel 1940, in pieno fascismo.
E’ una educazione ad aprirsi, e a non temere la propria goffaggine e la propria stranezza che Ada Prospero Gobetti vuole trasmettere attraverso questa favola,  pubblicata da Garzanti su raccomandazione forse di Benedetto Croce. Il filosofo napoletano aveva aiutato la giovanissima vedova di Piero Gobetti  a trovare lavori di traduzione e nell’editoria ed incoraggiato le sue prove narrative, storie per ragazzi ispirate anche dall’esercizio educativo con il figlio Paolo, oltre che dall’insegnamento.
Ada, che aveva condiviso con Piero Gobetti le prime avventure editoriali degli anni Venti e l’esperienza di “Rivoluzione liberale”, vive sorvegliata sotto il fascismo ma riesce a fare della sua casa un centro di incontro che prepara la resistenza, cui parteciperà assieme al giovanissimo Paolo. Nel dopoguerra, oltre alla memorie della resistenza raccolte nel Diario partigiano e all’organizzazione del Centro Gobetti, Ada continua l’esperienza pedagogica, sviluppando la riflessione soprattutto sul ruolo educativo dei genitori. Al contempo è attiva nell’organizzazione delle donne e nelle battaglie per la democrazia. 
La riproposta di questo racconto, splendidamente illustrato da Ettore Marchesini, nuovo compagno di Ada, non è solo un modo di farci conoscere l’impegno pedagogico e narrativo di questa donna straordinaria, che ha ripreso da subito il testimone di Piero Gobetti. E’ un modo di farci riflettere anche sulla letteratura per l’infanzia, una delle fasce più vive dell’attuale mercato letterario, beneficata dall’attenzione dei genitori e dei maestri di asilo e della scuola primaria alla educazione alla lettura, in una fase di grandissima disponibilità e curiosità dei bambini. 
Il salto difficile si colloca tra il librino illustrato e la lettura più lunga, cui dedicare forse più di una giornata. E’ il caso di questo libro, che si colloca nel solco dei Vamba, degli Yambo, dei Collodi e di altri scrittori del primo Novecento, soprattutto toscani,   che combinavano intenti pedagogici e di intrattenimento,  illustrazioni raffinate ed una lingua relativamente colta. C’è da chiedersi se i ragazzi di oggi riescano a calarsi in questa dimensione fantastica relativamente soft, che richiede attenzione ed elaborazione, e forse bisogna aiutarli a farlo, sfuggendo alle tentazioni facili delle opere troppo calcate sulle esperienze visuali televisive o cinematografiche.

(Silvia Calamandrei)

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