-------- Franco Fortini e la “sua” Cina a Siena – Biblioteca Montepulciano Calamandrei
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Franco Fortini e la “sua” Cina a Siena

FORTINI A SANTA MARIA DELLA SCALA

Un titolo un po’ oscuro ed intrigante, Je voudrais savoir (ma era una frase tipica di Fortini, che sempre interrogava e voleva sapere) ad introdurre una mostra sul viaggio di Franco Fortini in Cina del 1955, in compagnia di una rete di intellettuali e uomini di cultura italiani che visitavano la Cina da poco liberata, ed ancora non riconosciuta dal nostro governo.

La frase esprime la curiosità che spinge Fortini ad interrogare continuamente, confrontato con una realtà tanto nuova e diversa: “Io non mi arrendo tanto volentieri e trovo ogni buona occasione per avviare una conversazione più seria: col resultato di tormentare gli interpreti. Gli amici mi hanno soprannominato Je voudrais savoir, che è l’inizio di quasi tutte le mie frasi”, scriveva di sé.

Ottimamente curata dal punto di vista archivistico, i materiali custoditi nell’archivio senese di Franco Fortini, di cui ricorre il centenario, sono affiancati da quelli del giurista Piero Calamandrei, capodelegazione, il letterato Franco Antonicelli, il filosofo Norberto Bobbio, lo scrittore Carlo Cassola (del quale ricorre anche il centenario), il pittore Ernesto Treccani, ed l’intellettuale comunista Antonello Trombadori. Tutti a fotografare la nuova Cina, a prendere appunti, a dedicargli poi articoli, numeri speciali di riviste e libri fotografici o di commento. La Repubblica popolare cinese ai suoi primi passi, filtrata dagli sguardi incantati e interrogativi degli italiani.

Splendide foto, bozzetti di Treccani, appunti fitti fitti della scrittura minuta di Norberto Bobbio, scambi di lettere tra i partecipanti, prime edizioni delle pubblicazioni relative al viaggio, tutto esposto con garbo negli splendidi locali di Santa Maria della Scala, ed accompagnato da musiche scelte con gusto e pertinenza. Profili biografici degli autori e frasi scelte dalle opere accompagnano il visitatore nel percorso.

La mostra rientra in un ricco calendario di iniziative per il centenario del poeta Franco Fortini (1917-1994), animate dall’Università di Siena, dove ha insegnato, e dal centro Fortini, che ne custodisce gli archivi.

Gli spazi del Santa Maria, nell’allestimento dell’architetto Bagnoli, si confermano ottimi per ospitare mostre fotografiche e documentarie suggestive.

Nella locandina, farfalle in volo da un acquarello su seta della collezione di Piero Calamandrei: le farfalle da lui considerate simbolo di libertà ed apertura che aveva scelto di inserire anche nella copertina del numero del “Ponte” dedicato alla Cina (1956), esposto nella mostra. Di Calamandrei esposto anche l’album delle foto scattate durante il viaggio.

Il visitatore potrà divertirsi a confrontare le immagini colte dai diversi fotografi, e i tanti studenti cinesi presenti a Siena a studiare l’italiano all’Università per stranieri potranno gustare immagini di un passato recente, tanto diverso dalla tumultosa Cina globalizzata.

(Silvia Calamandrei)

 

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