Narrativa Italiana
Italia in sospeso tra passato e futuro: “Borgo Sud” di Donatella Di Pietrantonio
Donatella Di Pietrantonio
Borgo Sud
Torino, Einaudi 2020
Se avete amato L’Arminuta non potete perdervi il seguito di un’aspra e dura storia familiare ambientata tra l’Abruzzo profondo e Pescara, divisa tra il quartiere vecchio dei pescatori e la moderna espansione urbana. Al centro il legame forte e contrastato tra due sorelle, che si sostengono pur nella diversità delle scelte di vita. Emancipazione attraverso l’ascesa sociale e la cultura da un lato, ribellione ed anarchismo vitale dall’altro.
Un insolito “Grand Tour”: “La linea del colore” di Igiaba Scego
Igiaba Scego
La linea del colore: Il gran tour di Lafanu Brown
Milano, Bompiani 2020
Passeggiando per la sua Roma, la città dove è nata e cresciuta, l’autrice la paragona ad una grande torta di nozze stratificata:
Dal piccolo al grande: “Nives” di Sacha Naspini
Sacha Naspini
Nives
Roma, e/o, 2020
Un nome evocativo di un passato contadino ed una foto in bianco e nero anni cinquanta per farci precipitare all’indietro nel buco nero dei ricordi, in un dialogo telefonico che si stratifica e si proietta all’indietro per far riemergere fantasmi e segreti che hanno accompagnato esistenze disturbate.
Il vincitore del Premio Strega: “Il colibrì” di Sandro Veronesi
Sandro Veronesi
Il colibrì
Milano, La Nave di Teseo, 2020
Predestinato a collezionare un secondo Strega, questo romanzo è stato molto votato e molto ben recensito, tanti sono gli estimatori di Veronesi, che lo paragonano addirittura a Moravia, e tanti gli amici, che ne apprezzano l’impegno sociale e civile. Eppure si legge a fatica, soprattutto nella seconda parte, in una collazione di sventure da cui il protagonista esce sempre indenne, come il colibrì che fa vibrare freneticamente le ali per riuscire a star fermo.
Dala Valdichiana al Grande Mondo: “Il figliolo della Terrora” di Silvia Cassioli
Silvia Cassioli
Il figliolo della Terrora
Roma, Exòrma, 2019
Una scrittrice delle nostre parti (Torrita 1971) ha scritto questo romanzo, consultando anche molti esperti ed autori locali che ringrazia, da Vania Berti a Mariano Fresta.
Ecco come viene presentato dalla casa editrice, Exòrma:
Pagina autobiografica intorno a un tema sofferto: “Lontano dagli occhi” di Paolo Di Paolo
Paolo Di Paolo
Lontano dagli occhi
Milano, Feltrinelli, 2019
Paolo Di Paolo scrive un libro difficile e sofferto, andando alle radici, anzi alle origini della propria identità, scavando nei primi anni ottanta, e più precisamente nell’anno della propria nascita al mondo. Era stata appena rapita Emanuele Orlandi, c’erano le elezioni alle porte, e si affaccia al mondo una creatura non desiderata, o meglio la cui nascita non è stata voluta e risulta difficile da accettare.